Ricerca Censis: Welfare professionale come modello per il paese
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Ricerca Censis: Welfare professionale come modello per il paese
Roma 25 maggio 2010-Sono stati presentati oggi a Roma alla presenza - tra gli altri di Fausto Amadasi Presidente della Cassa Geometri, Giuseppe De Rita Presidente del Censis, Maria Pia Camusi Responsabile del lavoro, professioni e rappresentanza del Censis - i risultati della ricerca "Dal Welfare professionale un modello per il paese" commissionata dalla Cassa Geometri al Censis.
Categoria in crescita. Dal rapporto emerge la presentazione di una categoria professionale solida e in crescita. I 94.441 iscritti alla Cassa Geometri sono concentrati per circa metà, nelle regioni del Nord (solo in Lombardia si concentra il 15 per cento degli iscritti), mentre al Centro è la Toscana la regione con la più alta rappresentanza di iscritti (9,5 per cento del totale). L' 8,8 per cento degli iscritti sono donne, 1 su 10. Nell'ultimo decennio i tassi di crescita della componente femminile sono stati notevolmente più alti di quelli degli uomini, con una percentuale che arriva al più 138,2 per cento. Nella sola regione della Puglia le donne geometre sono aumentate di quasi il 260 per cento. Una categoria che cresce non solo in termini di iscritti, ma anche in termini di guadagno. Nell'ultimo decennio infatti il reddito dei geometri è cresciuto del 75 per cento (variazioni in termini nominali dell'imponibile ai fine Irpef), con un andamento superiore rispetto al Pil nazionale. Sul totale degli iscritti, circa 94.500, il numero di pensioni erogate (comprese quelle dei cosiddetti "pensionati contribuenti") sono 26.500 con un incremento del 71,7 per cento tra il 1997 e 2008, a fronte di un aumento del 37,2 per cento del numero degli iscritti. Su questo dato pesa la normativa introdotta del 2003 che ha sostituito la restituzione dei contributi con una pensione contributiva per coloro che non raggiungevano un'anzianità minima.
Welfare di categoria innovativo. Dalla fine degli anni 90 la Cassa geometri ha dimostrato la volontà di creare sempre soluzioni coerenti fra contribuzioni e prestazioni. Attualmente la Cassa geometri sta lavorando ad un modello previdenziale innovativo basato su un sistema di calcolo integrato che possa garantire la sostenibilità sul lungo periodo all'organismo previdenziale e al tempo stesso rispettare le esigenze reddituali dei professionisti. I principi a cui si ispira il modello proposto sono i seguenti: sostegno e incentivazione per fidelizzare il professionista alla sua Cassa di riferimento; segmentazione della categoria. Il professionista che ha lavorato in forma libera senza discontinuità dovrebbe essere considerato un prime client, poiché ha investito sul suo lavoro autonomo come investimento di vita; attenzione alla variabile generazionale in un'ottica di equità complessiva (non è infatti pensabile che un sistema previdenziale sia finalizzato a sostenere le pensioni degli anziani tramite il prelievo sui giovani, ma non è neanche auspicabile che i più anziani debbano rinunciare del tutto ai loro diritti acquisiti); sostegno ai percorsi di mobilità professionale non solo per fini pensionistici ma anche per incentivare il passaggio al lavoro autonomo.
Con questi presupposti il modello previdenziale della Cassa Geometri si pone come un vero e proprio modello di welfare di riferimento. In questo senso i Geometri possono sentirsi tutelati dal loro sistema previdenziale che garantisce: la sicurezza del proprio futuro grazie ad un modello equilibrato tra contributi e prestazioni; promozione della salute e del benessere personale grazie ad un sistema di servizi dedicati alla persona, alla casa, agli impegni finanziari personali; promozione professionale attraverso l'attivazione di specifiche attività formative.